Investire in Brasile (parte 2)
Trattamento legale degli investimenti di origine estera in Brasile
Il sistema legale brasiliano non fa distinzioni in merito all’origine degli investimenti (esteri o nazionali) nè fa distinzioni fra investitori brasiliani o stranieri.
La discussione concernente le restrizioni di natura economica e legale tra investitori brasiliani e stranieri era sostenuta dall’articolo 171 della Costituzione brasiliana, il quale poneva una distinzione tra le società brasiliane e le società straniere con capitale brasiliano basata sui concetti di controllo della società e della maggioranza di capitale votante.
Con l’abrogazione di questo articolo mediante l’emendamento costituzionale brasiliano n. 6/1995, è stato rimosso dal sistema legale il concetto di società straniere con capitale brasiliano.
Quindi, è rimasto nell’ordinamento solo il concetto di società brasiliana, ovvero una società organizzata in conformità con la legge brasiliana e che ha sede nel Paese (articolo 60 del decreto-legge n. 2.627/1940).*
L’attuale sistema legale garantisce per le società brasiliane ed estere l’esercizio della libera iniziativa e della libera concorrenza, secondo i dettami della giustizia sociale.
Quindi, dal momento in cui l’investitore di un paese straniero ha i requisiti per registrare una società e operare in Brasile, è ritenuto idoneo a investire nel mercato economico brasiliano allo stesso modo che l’investitore locale.
Per ottenere tali requisiti, è consigliato l’ausilio di esperti in queste transazioni commerciali a ulteriore tutela del capitale investito con la certezza che, se fatte correttamente, le plusvalenze possono essere particolarmente cospicue.
* fonte: http://www.investexportbrasil.gov.br
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