Bonus docenti. I diritti degli insegnanti contro l’abuso dei dirigenti scolastici.
Preambolo:
Il principio di trasparenza della Pubblica Amministrazione, così come precisato dalla L.241/1990, stabilisce l’obbligo per tutte le P.A. di rendere visibile e controllabile all’esterno il proprio operato, così da rendere conoscibile l’attività di esse. E’ proprio sulla base di detto principio che gli enti pubblici sono tenuti a motivare i provvedimenti adottati e permettere l’accesso agli atti da parte dei legittimati.
La questione:
la L.107/2015 ha istituito un fondo diretto alla valorizzazione del personale docente (c.d. Bonus Docenti), attribuendo ai Dirigenti Scolastici il compito di assegnare le somme relative sulla base dei criteri individuati dal Cvd (Comitato per la Valutazione dei Docenti), con motivata valutazione (art.1 co.127). E’ chiaro come questo ampio potere attribuito ai D.S. presenti un alto rischio di abuso in sede di assegnazione, generando malcontento all’interno del personale docente.
Atteggiamento diffuso dei Presidi, ed i numerosi ricorsi presentati dalle associazioni sindacali e dai singoli docenti ne sono la prova, è quello di negare l’accesso agli atti (anche personali) dei beneficiari del bonus, trincerandosi dietro una presunta privacy e l’errato convincimento di non dover dare giustificazione del proprio operato.
La recente sentenza del T.A.R. Roma (n. 9176/2017) ha dichiarato illegittimo, ex L. n. 241/1990, il suddetto atteggiamento del Dirigente Scolastico a fronte della richiesta di accesso presentata da un docente dello stesso istituto, portatore dell’interesse legittimo a tale accesso in quanto potenzialmente destinatario del predetto beneficio.
Conclusione:
In virtù del principio di Trasparenza della Pubblica Amministrazione, gli insegnanti, e solo quelli direttamente interessati, hanno il pieno diritto, mediante l’accesso agli atti, di verificare l’operato dei D.S. in materia di assegnazione del bonus di merito; e quindi, in caso di un diniego illegittimo, a esercitare il proprio diritto di accesso, agendo individualmente per vedere soddisfatte le proprie ragioni.







