Esportazioni alimentari in Australia, quello che bisogna sapere:
Esportare prodotti alimentari Italiani in Australia, soprattutto per piccole-medie imprese può essere un’ottima opportunità di crescita.
La Comunità italiana presente in Australia è sempre piú alla ricerca di quei sapori che ricordano Madre Patria cosí come il costante aumento della presenza di grandi marchi italiani sul territorio, sia come prodotti importati sia come aziende che hanno deciso di aprire direttamente la loro sede produttiva in Australia (Rummo, Mutti, Barilla, Galbani per citarne alcune), sta rendendo sempre piú consapevole la popolazione della cultura culinaria Italiana.
Il Governo Australiano non richiede particolari requisiti al fine di ottenere una licenza per importare prodotti anche se, tuttavia, prevede norme e permessi specifici in base al tipo di merce che si decide di importare ed al valore delle stesse sia per quanto concerne il superamento dei controlli doganali sia per quanto riguarda il pagamento dei relativi dazi.
Chi decide di iniziare un’attività di esportazione verso la nazione Australiana deve essere innanzitutto a conoscenza della relativa normativa in materia, dei nulla osta rilasciati dal Department of Immigration and Border Protection, delle tariffe doganali applicabili alle merci e soprattutto deve essere consapevole che non tutti i prodotti sono autorizzati ad entrare sul suolo Australiano; a tal fine, infatti, il Department of Immigration and Border Protection ha stilato una lista di prodotti di cui è assolutamente vietata l’importazione e prodotti che, seppur ammessi, necessitano di autorizzazioni particolari rilasciate dalle Autorità Australiane.
Sempre in tema di importazioni alcune merci, ed in particolare quelle di natura alimentare, per poter essere importate, devono essere in possesso dell’etichetta indicante il luogo di produzione, lo Stato di provenienza e, ove richiesto in maniera specifica, la descrizione dettagliata del prodotto. La lista di tutti quei prodotti o categorie di prodotti la cui importazione senza etichetta è proibita o la cui importazione senza etichetta potrebbe essere ammessa e cosa deve contenere l’etichetta stessa è contenuta nel The Commerce (Trade Descriptions) Act 1905 (the Act) e nel the Commerce (Trade Descriptions) Regulation 2016 (the Regulation).
In tema di prodotti alimentari, al fine di salvaguardare il territorio da eventuali organismi infestanti alieni e fattori contaminanti (sia di tipo biologico che animale) oltre che da eventuali malattie, il Governo richiede che tutte le merci importate in Australia siano in possesso dei requisiti previsti in tema di bio sicurezza e di sicurezza alimentare e, a tal proposito, l’Ente responsabile per la gestione dei suddetti è il Department of Agriculture and Water Resources.
Per quanto concerne i requisiti di Biosicurezza il Biosecurity Act 2015 stabilisce restrizioni per la maggior parte di cibo crudo e per quanto riguarda le importazioni commerciali di alcuni prodotti alimentari (come ad esempio frutta, verdura, cibo contenente latte, uova, carne o altri prodotti di origine animale) prevede la possibilità di dover ottenere particolari permessi di importazione.
Gli importatori mediante il sistema di BICON (Biosecurity Import Conditions System) possono controllare preventivamente se il prodotto alimentare che intendono introdurre in Australia possiede i requisiti richiesti dal Biosecurity Act 2015 per poter essere importato, se deve essere soggetto a determinate condizioni di importazione, se necessita di ulteriore documentazione, se deve essere sottoposto ad un trattamento particolare o permesso speciale.
Una volta che i requisiti di biosicurezza sono stati rispettati, i prodotti alimentari che si intendono importare sono altresì soggetti a tutta la normativa dettata in tema di sicurezza alimentare, inclusa quella prevista nel The Imported Food Control Act 1992 e l’Australia New Zealand Food Standards Code, quest’ultimo applicato a tutti i prodotti alimentari destinati alla vendita al pubblico, sia che siano stati importati sia che siano stati prodotti in loco.
In conclusione, nel momento in cui si decide di avviare un’attività di esportazione verso l’Australia di prodotti alimentari bisogna effettuare una valutazione ad hoc sul prodotto in questione, analizzando i singoli ingredienti che lo compongono e la filiera produttiva utilizzata, tenendo conto delle regole della normativa sopra menzionata.







