Concessioni Balneari: Il Caos tra Proroghe, Bandi e la “Speranza” dell’Art. 49 Cod. Navigazione
Analisi dello scontro tra Governo ed Enti Locali e le possibili novità della Legge di Bilancio
La questione delle concessioni demaniali marittime turistico-ricreative è, ad oggi, tutt’altro che risolta. L’attuale scenario è dominato da una profonda incertezza e da un forte contrasto istituzionale che vede contrapposti il Governo, la Giustizia Amministrativa (nazionale ed europea) e gli Enti Locali.
Lo scontro istituzionale: Proroga vs Gare immediate
Il nodo centrale riguarda le tempistiche e le modalità di assegnazione.
Da una parte, il Governo, tramite la Legge 166/2024, ha disposto la proroga delle concessioni fino al 30 settembre 2027.
Questa estensione è stata pensata per dare tempo di quantificare i ristori economici per i concessionari uscenti, basandosi su un Decreto Ministeriale che, tuttavia, tarda ad arrivare a causa dei contrasti con la giurisprudenza.
Dall’altra parte della barricata troviamo gli Enti Locali.
Molti Comuni, forti delle sentenze del Consiglio di Stato (come la recente n. 3846 del 23 ottobre 2025) e della Corte Europea, stanno procedendo in “ordine sparso” all’emanazione dei bandi di gara, ignorando la questione dei ristori per i concessionari uscenti.
Una gestione “medievale”
Il risultato di questo braccio di ferro è una gestione frammentata e “polverizzata” della risorsa spiaggia.
I concessionari lamentano una mancanza di omogeneità a livello nazionale, dove ogni Comune costiero applica valutazioni autonome, ricordando quasi l’autonomia impositiva dei comuni medievali.
La possibile svolta: La modifica all’Art. 49 del Codice della Navigazione
Esiste una luce in fondo al tunnel?
Forse. L’attenzione è ora tutta rivolta alla Legge Finanziaria in discussione entro la fine dell’anno.
Il Governo sembra intenzionato a modificare il discusso Art. 49 del Codice della Navigazione. Attualmente, tale articolo prevede che, al termine della concessione, le opere inamovibili costruite sul suolo demaniale vengano acquisite gratuitamente dallo Stato.
La modifica proposta mira a:
- Riconoscere ai concessionari uscenti un “prezzo” di acquisto per tali opere al momento del passaggio allo Stato.
- Garantire un “ristoro”, seppur parziale, degli investimenti effettuati dagli imprenditori balneari.
In attesa di vedere il testo definitivo della Finanziaria, l’auspicio è che la prossima stagione balneare possa finalmente aprirsi sotto la luce della chiarezza normativa, superando l’attuale marasma amministrativo.







